Pane arabo for dummies

Con molto piacere ospito questo intervento di RossaNaturale.
RossaNaturale ha accompagnato e continua a farlo questo blog sin dalla sua nascita, con mio sommo godimento.
Non escludo che RossaNaturale sia affetta da maroccofilia.

La mia prima (e per ora unica) lezione di cucina marocchina era frequentata da una fauna mista di giovani a caccia di esperienze gastronomiche alternative di gusto no global e coppie di quella che una volta di definiva mezz’età (oggi che siamo giovani fino a quarant’anni e moriamo a novanta, chissà qual è la mezza età?).
Alcuni, molesti come scimmie, erano incuriositi dai nomi degli ingredienti e costringevano la cuoca-docente Fathiha a dirci il nome in arabo di tutto quello che toccava.
Da quel poco che ho appreso, pentola di dice qualcosa tipo “chasrija” e il pane arabo si chiama “hobs”… ma è tutto molto approssimativo.
Il pane arabo, dicevo…A Bologna quello che vendono nei panifici come pane arabo, è arabo quanto me e nella maggior parte dei casi è immangiabile come quasi tutto il pane di queste parti. Le donne marocchine, ci spiegava Fathiha, lo fanno in casa tutti giorni e poi, se non hanno il forno, lo portano a cuocere nei forni pubblici. Ma brave! Comunque, per amore della conoscenza, vi divulgo la ricetta esclusiva del pane arabo; fatene buon uso, se vorrete farne uso…

Pane arabo – detto hobs (o qualcosa di simile)
1 kg di farina (semola macinata di grano duro)
acqua tiepida
sale q.b.
lievito di birra, un cubetto

Prendere tutti gli ingredienti e impastarli fino a farne una palla omogenea. E’ la parte più difficile, bisogna impastare e ri-impastare molto energicamente per almeno un quarto d’ora, tirare la palla di paste con una mano mentre la si tiene ferma con l’altra. Quando arriva al giusto livello di consistenza (morbida e uniforme) si suddivide in palline tonde della dimensione che si preferisce, avendo cura di appallottolarle bene per spianare tutte le eventuali rughe, poi si schiacciano leggermente con il palmo della mano (non con le dita o rimangono le ditate sulla pasta!). A questo punto si coprono e si lasciano lievitare fino a quando non sono gonfie. Allora si fanno dei piccoli buchi con la forchetta e si inforna a 180° per circa un quarto d’ora.

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2 Responses to Pane arabo for dummies

  1. Stavo pensando a te proprio poco fa….controllavo le chiavi di ricerca al mio blog e scopro in continuazione che tantissima gente finisce da me digitanto su google: “Come si dice vaffanculo in arabo”
    E io non lo so….
    Allore mi sono detta: Lo chiederò a Malih….

  2. Malih says:

    ti ho risposto via facebook. certo però che sei una predestinata!

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