Sensuali latitanze

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Bisogna avere in sé il caos
per partorire una stella che danzi

Friedrich Nietzsche

Secondo le statistiche del 2010, in Italia un matrimonio ogni sette coinvolge un partner straniero. Quanti siano le unioni di fatto è impossibile quantificare.

C’è qualcosa che rende emotivamente più ricca la coppia mista?

Dove si cela la magia dell’eros multietnico?

Quali problemi pone il modo diverso di vivere ed esprimere la sessualità?

L’espatrio è lacerazione. Alienazione. Il tuffo in una cultura estranea frantuma tutti riferimenti abituali, l’identità si sbriciola nel labirinto di nuovi modelli comportamentali. Improvvisamente scagliato fuori dalla normalità comunemente accettata in patria, il migrante si scontra con usanze e ritualità insolite, inciampa in vocaboli ostici da articolare. Per ricostruire la sua nuova identità, per trovare l’equilibrio nella perenne oscillazione fra due mondi, fra nostalgia e speranza, ha estremo bisogno di relazioni, di calore e di affetto. E così come nel suo modo di comunicare attraverso la lingua adottiva fa capolino la struttura rassicurante della lingua madre, nel suo modo di amare traspare un linguaggio del corpo nel quale è codificata una memoria culturale diversa.

Noi vogliamo raccontare questa latenza sensuale, la poetica dell’altrove in una relazione erotica, il delicato punto di confine in cui Occidente e Oriente si compenetrano, si fondono Settentrione e Meridione, donando senza togliere, con rispetto per l’individualità e l’unicità dell’ars amandi di ognuno.


Istruzion
i: i testi dovranno essere INEDITI, spediti in formato digitale a redazione@compagniadellelettere.it entro il 31/01/ 2011; dovranno essere lunghi al massimo 10 cartelle; ogni autore deve allegare una breve biografia e un recapito email e telefonico.

Il testo si intende ceduto a titolo gratuito e solo per questa pubblicazione, i diritti rimangono dell’autore.

Possono partecipare scrittori migranti o italiani.

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