Le emergenze del momento, San Remo e San Valentino

Ora che finalmente si potrebbe tirare il fiato per la piccola tregua concessaci dalla morsa del gelo; ora che persino questo nemico nuovo di zecca per i nostri inverni a venire, il blizzard, sembra non soffi più sulle nostre lande desolate…

Ora che le preghiere innalzate al cielo da tutti gli anfratti della penisola e che invocavano all’unisono ”Piano, neve!” sembrano esaudite, proprio ora nuove minacce s’addensano all’orrizzonte.

Due fra le divinità pagane più rumorose stanno per scatenare la loro ira e metteranno a dura prova i nostri nervi e i nostri fisici già scossi e rattrappiti da questo inverno siberiano.

Anzi, mentre scrivo queste righe, siamo già in piena emergenza San Valentino, e – ormai è sicuro – già da martedì sera parte l‘emergenza San Remo.

L’emergenza San Valentino, più perfida del blizzard, s’insinuerà persino fra le lenzuola, e laddove le tubature sono soppravissute al gelo non è detto che anche molti talami ne escano indenni. Dopo la comparsa alle porte delle nostra città dei lupi e dei loro immaginari ululati, altri ululati s’innalzeranno dagli schermi e popolaranno di incubi le nostre prossime tre notti.

Resistere, resistere, resistere. Se sapremo affrontare anche queste prove, questa volta potremmo dire di esserci lasciati alle spalle anche questo tremendo inverno.

Infatti, nella ressa di bollettini meteo che si sono inseguiti in questi giorni, a volte catastrofici e spesso contraddittori, finalmente i tanti figliocci di Bernacca sono usciti con una previsione congiunta, e a reti unificate, in cui si dicono certi che dopo l’inverno ci sarà la primavera. E confidano nel buon senso dei telespettatori affinchè non diano troppo peso alle solite cassandre che insistono a diffondere inutili allarmismi insinuando, aldilà di ogni evidenza statistica, dubbi persino sull’avverarsi della primavera prossima ventura. Per tutta risposta, le cassandre, si limitano a ricordare agli esperti tutte le volte che hanno clamorosamente sbagliato le previsioni. E sempre sbandierando la stessa lista motivano anche il perché ricorreranno ora, per tutti i loro pronostici, unicamente alla saggezza popolare, sposandone incondizionamente il corollario per cui “non esistono più le stagioni di una volta”; o altre massime come: “la primavera è pazzerella”. Come testimonial hanno assunto Loretta Goggi e per inno hanno adottato: Maledetta Primavera.

Ce n’è abbastanza insomma per non stare tranquilli. Tutti però, meteorologi e aruspici, sono d’accordo nell’asserire che siamo in pieno clima sanremese.

L’unico che poteva chiarirci davvero le idee sul tempo che farà, anche perché di catastrofi se ne intende, Adriano Celentano, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Con sempre al suo fianco quella santa donna di Claudia Mori, che veglia sul suo mutismo e aspetta rassegnata che passi anche questa prolungata pausa di riflessione.

L’unica nota di ottimismo ci viene da un laconico comunicato stampa di Aleardo Bardi. Così recita il comunicato: Passerà. La sua voce fuori dal coro gli sta regalando grande visibilità.

Fonte: vivere italia

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