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Monthly Archives: febbraio 2014
Vittima e carnefice
Vittima e carnefice. Questo, a volte, si prova a fare il giornalista essendo un immigrato. Intanto una precisazione: “fare il giornalista” mi sembra un’affermazione un po’ troppo pretenziosa. Ci si prova, ecco. Ma perchè vittima e carnefice? La riposta sta … Continue reading
Ritratto di famiglia senza cane
Al primo colpo d’occhio sembra la tavolozza di un eccentrico pittore. Ma potrebbe sembrare anche il ritratto di qualche casata di non antica nobiltà, ancora bisognosa di affinare i gusti in quanto ad abbigliamento e accostamento di colori. Ci fosse … Continue reading
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Tagged blu elettrico, governo, maria elena boschi, ministre, renzi
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Il giorno che sei diventato poeta
in questo pomeriggio che sa di pioggia distenditi prendi i ricordi uno ad uno fallo teneremenete torna a quand’eri bambino e camminavi sulla terra e guardavi il cielo torna a quell’atrio quando hai scoperto che l’attesa era un’assenza al tempo … Continue reading
World Press Photo 2014: migranti nella notte
(“Il fotografo statunitense John Stanmeyer ha vinto il World Press Photo 2014, con uno scatto che ritrae migranti africani in Gibuti alla luce della luna, mentre rivolgono i loro telefoni cellulari verso il cielo in cerca di segnale.”) ll mare, … Continue reading
Blog, divano e scrittura migrante: intervista a Marocco Oggi
Ne avevamo già accennato in occasione del concorso letterario “Scrivere Altrove” vinto con la poesia “Profughi” (http://www.maroccoggi.it/2012/12/24/tre-autori-marocchini-premiati-al-concorso-letterario-scrivere-altrove/). Mohamed Malih è una di quelle personalità frizzanti difficili da presentare. Lui stesso si definisce in più modi: mediatore culturale a chiamata, migrante … Continue reading
Una pagina che si sporchi del caos del mondo
Bisogna battere più forte su questi maledetti tasti. Su questa tastiera per scrivere voglio scatenarmi, come fanno certi pianisti. In un crescendo di pathos, con i capelli arruffati e il sudore che cola. Piangere e ridere mentre le lettere formano … Continue reading
Il pigiama. Ovvero, dell’odore di mia nonna
Mia nonna ogni tanto partiva dalla campagna e ci veniva a trovare a Casablanca. Aveva un buon odore mia nonna. Io non sono di quei nasi che basta che entrino in una cucina e sanno subito dirti cos’è che bolle … Continue reading