Dopo l’affaire Oscar Giannino, nuove regole di reclutamento


Dopo l’affaire Giannino, e memori della questione Trota, per essere eleggibili o comunque presentabili, bisognerà esibire ad una apposita commissione etica oltre alla fedina penale anche il curriculum. Superato il primo step dell’incensurabiltà si passano al vaglio i titoli accademici. Chi verrà scoperto laureato verrà iscritto d’ufficio nel registro degli indagati. Due lauree sono un indizio grave. Al primo master scatterà l’arresto in flagranza di reato.
Per ricoprire alte cariche istituzionali bisognerà essere, ancor più di oggi, al di sopra di ogni sospetto. In tal senso costituirà titolo preferenziale il non aver mai superato le scuole dell’obbligo.
Per essere invece anche degni rappresentanti dell’Italia all’estero senza sfigurare nei summit intercontinentali saranno ritenuti idonei solo i candidati che sapranno dimostrare inequivocabilmente un precocissimo abbandono dei banchi di scuola: praticamente solo chi al momento di firmare ricorre ancora alla X. Chi invece, per le firme in calce, non sa andare oltre al pollice intriso d’inchiostro, potrà ricoprire qualsiasi ambitissima carica a sua totale discrezione: da quella di premier a quella di capopolo.
” No a misure ideologiche”: questa la secca replica in un comunicato congiunto di mondo accademico e baronato universitario.

This entry was posted in Senza categoria and tagged , , , . Bookmark the permalink.

One Response to Dopo l’affaire Oscar Giannino, nuove regole di reclutamento

  1. alex says:

    Se avete un libro nel cassetto è ora di tirarlo fuori, fino al 14 marzo sono aperte le iscrizioni all’edizione 2013 del torneo letterario IoScrittore http://bit.ly/155qMcQ

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *