Comunque andrà a finire mi piacerebbe che si siederà in consiglio comunale sia cosciente del fatto che è lì per rappresentare tutti gli stranieri indistintamente.
In ogni caso questa esperienza si sta rivelando davvero preziosa. Ho avuto modo, più di quanto sono solito fare, di parlare con un sacco di gente che mi ha fatto l’onore di confidarmi i loro timori e le loro speranze di migranti. Oltre alle consuete lamentele su cosa “il Comune” offra o non offra.
L’impressione è che la tanto discussa crisi economica colpisca più duramente gli stranieri in quanto privi di quella scialuppa di salvataggio che è la rete parentale.
Inoltre è davvero desolante la mancanza di punti di riferimento credibili che possano aiutare gli stranieri per le varie informazioni di cui di volta in volta necessitano.
Un’altra nota dolente riguarda la casa. Fra sfrattati, sfrattandi, case malsane e sovraffollate, penso che questo sia uno dei problemi che chiunque amministrerà questa città dovrà affrontare con urgenza.
Questo in estrema sintesi è ciò che mi rimane impresso da questa specie di campagna elettorale per figli di un Dio minore.
Le parole dette finora sono le stesse che ho usato nella scorsa tornata elettorale. Tuttavia sono ottimista, e credo che ribadirle, in questo momento che vede di nuovo i riflettori accesi sulla questione immigrazione, possa essere di sprono per cercare di cambiare le cose in meglio.
http://lospigolatore.blogspot.it/2015/05/il-31-maggio-senigallia-si-vota-pure.html