Viva l’Italia

Finalmente pensavo, con le celebrazioni per festeggiare l’anniversario del 150° anniversario dell’ Unità d’Italia, avrò l’occasione di sapere qualcosa di più su Garibaldi, Mazzini e Cavour. Non che io non sappia niente di questi signori. Non faccio per vantarmi, ma con Cavour , Mazzini e Garibaldi ho quasi quotidiana frequentazione. Infatti tutti i giorni passo per Piazza Cavour, giro per Viale Mazzini, e, per accorciare la strada, taglio per i giardini dove c’è la statua di Garibaldi. Questo in tutte le città dove ho abitato e in qualunque parte fossi diretto. Tuttavia, fossi in un quiz televiso, non saprei cosa rispondere ad eventuali domande sulla vita di questi personaggi. Anche ricorrendo, da uomo della strada, a tutta la mia cultura toponomastica oltre al fatto che sono tre eroi nazionali non saprei che dire. Fossi invece in un talk show potrei polemizzare sul fatto che non mi sembra che la loro memoria sia degnamente onorata per via dei mille scostumati piccioni che scacazzano tutto il giorno sulle barbe dei Garibaldi e sugli occhialini dei Cavour rendendoli irriconoscibili. Ma eviterei. Di polemiche sull’ unità d’Italia e i suoi eroi ce ne sono anche troppe.

Ora che finalmente le clebrazioni sono finite, e i media hanno altro a cui pensare, su questi eroi fautori dell’Italia unita, ne so quanto prima. Tranne forse che tanto unita non è. C’è un certo Bossi che vuole prendersi il Nord Italia e costituirvi uno stato a sé: La Padania.( Questa questione dei separatisti, se non ho capito male, deve essere la famosa “grana padana”. Ma non ci giurerei.) La questione è complessa e la confusione regna sovrana.

Come si sarà evinto, io della storia D’Italia mi interesso. Amo l’Italia e vorrei che rimanesse sempre unita così com’ è adesso. Se non altro per comodità. Perché, per questione di lavoro, spesso noi stranieri siamo obbligati a spostarci per tutt’Italia inseguendo le stagioni e le relative raccolte: arance in Sicilia, mele In Alto Adige, pomodori in Puglia… ; e non mi sembra proprio il caso di complicare ulteriormente le cose con altre frontiere, altri visti ed altri permessi di soggiorno…altrimenti non reggerei.
C’è poi una questione che stranamente non mi sembra venuta a galla in mezzo a tutte le polemiche che hanno caratterizzato le celebrazioni di questo 150° anniversario dell’Unità D’Italia: dico il “Made in Italy”. A me sembra che il Made in Italy conti più della lingua di Dante, più degli eroi nazionali, addirittura più degli spaghetti, più della mafia, più della musica lirica, della pizza, del mandolino e del calcio. Più insomma di tutti quegli elementi che, presi insieme e ognuno a modo suo, contribuiscono a fare di questa penisola una nazione. Senz’altro l’unico di questi elementi a cui nessun italiano, del Nord o del Sud, sarebbe disposto a rinunciare.
Anche per questo io amo l’Italia. Per la sua modernità. Forse è la prima nazione al mondo a potersi dirsi tale non per via di eroi o bandiere, ma unicamente per via di del brand. Il solo stato protetto dal copyright.
Viva l’Italia, Viva la Repubblica, Viva il Marketing.

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One Response to Viva l’Italia

  1. serola says:

    mmm, il copyright non è che protegga molto, nell’epoca della contraffazione selvaggia, ma tant’è… speriamo di cavarcela in qualche modo 🙂

    ti segnalo la contro-mossa alla padania, se vuoi farti due risate (loro almeno non si prendono sul serio): http://adriazia.com/

    ciao
    Sere

    PS: stai sperimentando coi template, vedo… 🙂

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