Senigallia in blog

Nel primi cento posti della classifica di blogitalia 50sono blog senigalliesi. Il blogger più famoso d’Italia è un senigalliese. Molti politici locali stanno aprendo dei blog. Non c’è condomino a Senigallia che non abbia il suo bravo blogger.
Dietro le quinte, instancabile fomentatore di questa piccola rivoluzione mediatica è senz’altro Michele Pinto.
Ma vediamoli un po’ più da vicino questi blog:
la piaga di velluto, autore maddeché.: maddechè è il Michele Serra de noialtri, predilige la satira, ma il suo chiodo fisso è il piano Cervellati. Non fa altro che pontificare su tutto l’edificato e l’dificabile. Ha in odio i palazzinari e fosse per lui Senigallia andrebbe completamente rasa al suolo e rifatta a immagine e somiglianza di un plastico a cui sta finendo di dare gli ultimi ritocchi. Le case, nel progetto a cui sta lavorando, va da sé che saranno tutte costruite con materiali e criteri ecostenibili. Unico neo è che si dovrà sacrificare qualcosa della volumetria per dar spazio all’aia. Maddechè è sempre in cerca di nuovi collaboratori e se siete fra quelli a cui l’attuale aspetto architettonico di Senigallia proprio non va giù, non avete che scrivere una mail alla piaga allegando un vostro curriculum dettagliato. Solo se siete pensionati, però, avete qualche chance di farcela ( meddechè infatti, da quel praticone che è, tiene molto all’esperienza dei candidati, e , secondo lui, l’essere in pensione è il requisito minimo per averne accumulata abbastanza). Finchè non lo faranno assessore all’urbanistica Senigallia non avrà pace.
Pandemia, autore Luca Conti: Luca tiene una dozzina di metablog di cui uno in inglese. Come faccia a tenerli sempre aggiornatissimi, fare il consigliere comunale, il docente, il conferenziere, organizzare e presenziare a tutti barcamp italiani, fare da moderatore a quegli europei, intervistare tutti i Bill Gates in erba… è uno dei pochi misteri del web che ancora Pandemia non ha svelato.
Popinga. Popinga non è un semplice blog, è un istituzione, un vero è proprio monumento: il secondo per importanza dopo piazza delle oche. Al momento mi sfugge l’epoca nella quale fu eretto; quel che so è che attualmente è sotto l’egida della nobile casata degli Scaloni. Come ogni dinastia che si ripetti anche gli Scaloni hanno il loro nemico giurato, ed è melgaco. Prima o poi il blog Librisenzacarta ci offrira in anteprima, in formato pdf, l’intero manoscritto- a cura di Leonardo Badioli- contenente tutti i retroscena di come Andrea Scaloni avrà fatto fuori melgaco. Il fattaccio in questione acquisterà agli occhi degli storici la stessa valenza macchiavellica del “bellissimo inganno”.
asanguefreddo, autori Gianluca Maracchini, Giulia Angeletti, Giacomo Tognon:è il blog rivelazione del 2008( doveva esserlo anche del 2007 e ,salvo imprevisti, lo sarà anche del 2009). È la versione moderna del bar sport : vi trovate tutto quello che la sera prima ha detto il telegiornale. Pare che dietro al nickname di una arguta commentatrice(Grazia) del blog, fan scatenata di sua santità papa Benedetto XVI, si celi una monaca di clausura che ha trovato in questo nuovo media, mischiando il sacro al tecnologico, un impeccabile modo per assecondare la sua vocazione al proselitismo senza dover infrangere la regola del silenzio. Ma a parte le commentatrici in odore di stigmate, il vero merito di asanguefreddo è quello di dare ampio spazio a tematiche che generalmente a ballarò e Porta a porta vengono bellamente ignorate tipo la fame nel mondo, la tragedia del Darfur e tutte le altre questioni che di solito si affrontano cambiando canale .
Sospendo qui questa carrellata sui blog e blogger senigalliesi e vi lascio a queste saggie parole: “Uno dei tratti salienti della nostra cultura è la quantità di stronzate in circolazione:Tutti lo sanno. Ciascuno dà il proprio contributo.” Ora tocca a voi.

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5 Responses to Senigallia in blog

  1. Gelo says:

    Grazie.
    A questo punto, per il 2008 l’obbiettivo sarà anticipare il telegiornale.

    Gelo

    P.s: (Grazia è il nome vero, non un nick name!).

  2. Ipo says:

    Bello e curioso post.
    Vivacissima, la tua Senigallia (ma che c’incastra Senagallica col Senegal?). Ho
    apprezzato, insieme col tuo, il blog ‘A sangue freddo’. Se è davvero una monaca, tanto
    di cappello.
    Ciao. Ipo

  3. Ipo says:

    Caro Malih,
    stavo solo giocando con le parole, beninteso, circa il Senegal.
    Te lo dico perché, come il cornuto del proverbio, ci stavo ripensando e m’è venuto in mente che, magari, potevo esser stato offensivo.
    Ciao. Ipo

  4. Malih says:

    Tranquillo Ipo qui a Senigallia siamo ( che c’incastro io con Senigallia) tutti spiritosi

    come fa il proverbio col cornuto?

    ciao

  5. Ipo says:

    Non è proprio un proverbio, ma un modo di dire. Chi ci pensa e ci ripensa si gratta la fronte, ma lo stesso gesto lo fa il marito tradito, per via delle corna che gli prudono. Miserie umane, abbi pazienza.
    Circa Senigallia, lo sai che se ne attribuisce la fondazione ai francesi dell’epoca romana, cioè ai galli? E ‘sena’, come Siena, sta per “roccaforte”.
    Un altro etimo, più cervellotico, la fa risalire a “sana-galli”, ovvero all’operazione che fa di un gallo un pollo (o di un toro un bue).
    Ancora miserie umane.
    Ciao. Ipo

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