Mamadou va a morire

mamadou va a morire Difficile dire qualcosa di questo libro – Mamadou va a morire di Gabriele Del Grande – senza temere di sminuire in qualche modo la preziosa testimonianza che racchiude.
Ogni volta infatti che si parla d’immigrazione il rischio è di riproporre i clichè di cui fanno largo uso i media, coi loro toni allarmati ed allarmanti, quando trattano la materia.
Mi limito allora a dire che è una testimonianza perché con passione e dovizia di particolari racconta cosa vuol dire, per chi è nato nella parte sbagliata del mondo, cercare a tutti i costi la salvezza in Europa. Come l’Europa, la fortezza europa, si difende da questo presunto assalto. Tutto questo Gabriele Del Grande lo fa maneggiando materiale di prima mano, visitando i luoghi di partenza e quelli di arrivo, ripercorrendo tappa per tappa le fasi più salienti di questo esodo, andando a raccogliere il dolore dei famigliari e degli amici dei morti annegati o dei cosiddetti dispersi.
Preziosa perché è la voce di un giovane capace di spendere la sua indignazione forse nel modo più nobile che un giornalista possa fare, e cioè cercare di capire per poi raccontare, accolandosi tutti i rischi che ciò comporta.
Grazie a Gabriele Del Grande per questa sua preziosa testimonianza. E se anche voi, prestandole ascolto, vi sentirete emotivamente coinvolti, non c’è da sorprendersi: le parole sanno andare dritte al cuore quando a guidarle è il linguaggio della verità.

( Il libro in questione mi è stato offerto gratuitamente da Infinito Edizioni per una recensione)

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