Caratterialmente gli italiani sono razzisti?

804_calderoli.jpg.LorenzoMan, lettore abituale e commentatore acuto di questo blog, come risposta a questo post ha scritto delle cose che fanno riflettere, seppure con qualche forzatura difficilmente condivisibile. Lo ripropongo tale e quale perchè penso rispecchia bene come tanti italiani percepiscono gli stranieri.

Caratterialmente gli italiani non sono razzisti. Quest’onda di intolleranza, a diversi livelli, secondo me non va liquidata in maniera superficiale, ma va capita. Di persone in gamba ne sono arrivate tante ed io ne ho conosciute tante, ma sono troppi quelli che vivono nell’illegalità e, peggio, in un’illegalità impunita. La cosa che meno funziona da noi è la prima che connota una comunità: la giustizia. Non funziona perchè la politica ed i loro interpreti hanno fatto 150 leggi in 12 anni raddoppiando i tempi dei processi. L’hanno fatto per se stessi e stiamo pagando noi. Normale che l’Italia sia un paese appetibile per i delinquenti e la criminalità organizzata.
Da quando sono al mondo gli zingari rubano e cercano di rapire bambini. Sono successi decine di casi. Perchè se dico che queste persone devono essere allontanate sono razzista? Avete mai visto uno zingaro lavorare? Avete mai visto uno zingaro senza bracciali, anelli o collane d’oro? Non cambiamo bar, non serve. Cerchiamo di essere onesti. Gli “stracomunitari” non sono tutti uguali e noi non li vogliamo tutti. Se questo è essere razzisti, pazienza.

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2 Responses to Caratterialmente gli italiani sono razzisti?

  1. LorenzoMan says:

    Innanzi tutto ti ringrazio sia per quello che hai scritto che per come lo hai fatto.
    Continuo a pensare che gli italiani non siano razzisti, ma soltanto esasperati.
    Certo, le “macrocategorie” (italiani, extracomunitari, uomini, donne, ecc.) vanno prese con le pinze.
    Io e Calderoli siamo italiani (checchè ne dica lui) ma certo tra noi c’è un abisso.
    Io ho una casa affittata ad un Nigeriano che si fa un mazzo così per mandare avanti la sua famiglia ed i suoi tre bambini, prima di lui c’era un ragazzo di Capo Verde a cui ho trovato un lavoro decente prima che si ammalasse respirando le vernici nella fabbrica dove era impiegato.
    Ma non possiamo non vedere quello che succede nel “mio” quartiere del Porto, dove spaccio, risse e disordini succedono tutti i giorni. Io voglio vivere in un paese pulito, dove chi viene lo deve fare rispettando le nostre regole pima di pretendere il rispetto delle proprie.
    Lo voglio per me, i miei figli ed anche per te, Malih e per chi come te se lo merita.

  2. Laura says:

    Sono pienamente d’accordo…su quello che dice
    LorenzoMan
    Qui a Padova ad esempio, è diventato difficile vivere.
    La sera appena fa buio…per le donne è pericoloso anche solo tornare a casa a piedi!
    Ovunque gente che bivacca e beve birra…o spaccia…nascono risse, accoltellamenti….ecc…per non parlare di borseggi e furti…
    Dall’altro lato ci sono molte famiglie straniere che lavorano, si comportano bene…rispettando la dignità di tutti e le regole del vivere civile.
    Non si può chiamare la gente razzista solo perchè non vuole avere vicino spacciatori, sfaticati, ladri…
    Io lavoro in una scuola dell’infanzia, dove l’utenza straniera è molto alta, dove bambini di tutte le etnie vivono serenamente e i loro genitori lavorano onestamente guadagnandosi da vivere e mantenendo le loro famiglie.
    Nessuno vuole mandare a casa queste persone…penso sono che gli Italiani vogliano vivere nel loro paese senza doversi sempre guardare alle spalle quando escono di casa e rientrare sperando non sia successo nulla!!!!
    Ciao Laura

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