Stracomunitari, il feuilleton

Vado subito al dunque. La notizia è che mi sono dato al feuilleton. Gli amici di El-Ghibli ospiteranno a puntate un mio testo che s’intitola Stracomunitari (esatto, come il blog). Anzi la prima puntata è già uscita.
Avrei solo un cruccio. El-Ghibli esce ogni due mesi e il testo ( un centinaio di pagine) è diviso per brevi capitoli. Non so come si sono organizzati gli amici di El-Ghibli, ma se dovessero ad ogni uscita della rivista pubblicare un capitolo, per l’intero testo ci vorrà, ad occhio, una ventina d’anni. Dunque, lunga vita ai miei followers.

Vogliate gradire un assaggio.

Stracomunitari 1
Gli immigrati marocchini sono un branco di deficienti. Ma il più deficiente di tutti è Mohamed, il mio traduttore. Si dà un sacco di arie solo perché crede di parlare e scrivere bene in italiano. Intanto però ha quasi dimenticato l’arabo. Ogni volta che mi traduce qualcosa mi devo dannare l’anima per spiegargli certe espressioni e il significato di qualche parola. Mi son stufato di parlare dei nostri problemi solo fra di noi. Invece la soluzione sta nel web. Bisogna aprirsi al mondo. Per questo ho deciso di aprire un blog per far vedere ai lettori cosa passa per la testa di un immigrato. E così che deve funzionare l’integrazione al giorno d’oggi e non stare a piangersi addosso nei phone center, nelle moschee e nelle associazioni. Certo non so scrivere bene in italiano ma per questo c’è Mohamed. Tanto lui non fa un cazzo dalla mattina alla sera. Si fa mantenere da una signora italiana. Non torna giù al paese da almeno 10 anni. Non lo si vede mai in moschea e non fa, che Dio lo perdoni, nemmeno il Ramadan. Lui pensa ormai di essere un italiano. Invece non è né pesce né carne. Almeno se la sposasse quella italiana cicciona e mezza matta che si è trovato. Io comunque l’ho avvertito, di più non posso fare. Se continua così farà una brutta fine. Tu non hai idea di quanti ne vedo che finiscono alcolizzati e dormono sotto i ponti. Hanno tutti alle spalle delle storie come quella di Mohamed. Si mettono con un’ italiana e pensano di essere integrati. Invece questa li usa e quando si stufa li molla. Da un giorno all’altro dice caro Mohamed vattene da casa mia. Trovare un altro Mohamed per lei sarà un gioco da ragazzi. Uno di quei coglionissimi Mohamed convinti che il loro cazzo sia il miglior strumento per integrarsi. La verità è che questo genere di donne sono quelle che vengono scartate dagli uomini italiani. Hanno quasi tutti problemi di testa oppure sono drogate o hanno qualche difetto fisico. Sobbarcarsi questo genere di donne rientra nel genere di lavoro che gli italiani non vogliono più fare. (continua a leggere)

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