Eventi interculturali

Intercultura, integrazione, convivenza, immigrazione… sono lemmi che per lo più vivacchiano negli ambiti ristretti della saggistica specializzata. A volte può capitare d’incontrarle nei discorsi di qualche assessore benintenzionato o, un po’ più spesso, brandite come spauracchio acchiappavoti dai soliti politici furbacchioni ma con poche idee.
Per incontrarle fuori da questi recinti plumbei bisogna incappare in qualche “evento”. Si tratta di quegli appuntamenti culturali accomunati dal nobile intento di far conoscere agli italiani alcuni aspetti delle tante culture che ormai fanno parte integrante delle nostre città. Come i reading di autori stranieri ( scrittori migranti), le partite di calcio, manifestazioni culinarie, canore ecc. In queste occasioni le parole di cui sopra si ossigenano e s’incarnano in persone che interagiscono e si raccontano.

Eccone alcuni fra i più noti e longevi.

Ottobre Africano ideato e portato avanti in quel di Parma da Cleophas Adrian Dioma.

Festival delle culture, con la direzione artistica di Tahar Lamri, che ogni anno riempie la città di Ravenna dei colori e dei suoni variegati delle etnie e nazionalità presenti in Italia.

S/Paesati (Trieste)

E proprio in quesi giorni si sta svolgento il Festival del cinema Africano, giunto alla 22 edizione e coperto questo anno, come media partner, da Babel tv ( canale televisivo -Sky 141- dedicato esclusivamente al mondo degli immigrati).

Un evento ideato addirittura da una università è il Barcamp interculturc@.
Altri eventi simili sono Il gioco degli specchi (Trento) e Voci dal silenzio (Ferrara).

Sicuramente ne esisteranno degli altri ma questa nota non ha nessuna pretesa di esaustività. Né mi sembra il caso di elencare tutti i piccoli eventi che allietano le sagre di paese.

Mi preme piuttosto sottolineare il fatto di come queste manifestazioni, coll’andar del tempo, vanno ritagliandosi un target specifico di afecionados, in aumento da un edizione all’altra. Con tutti i vantaggi, anche in termini economici, che ciò comporta.

Sarebbe bene che i pianificatori delle iniziative culturali tenessero presente anche questo aspetto dell’intercultura. Ma è compito arduo far passare questi concetti a chi crede ancora che con la cultura non si mangia: vaglielo a spiegare te che persino con l’intercultura si spilucca.

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