Voi Pensate che lo djembè sia uno strumento musicale? In parte lo è. Ma lo djembè, diciamo, è soprattutto un catalizzatore del meticciato. Ah si! Per via dello djembè fra non molto gli italiani saranno tutti caffèlatte.
Vi sarete certamente imbattuti in uno di quei volantini che pubblicizzano eventi per l’intercultura, la multietnicità, pro Africa… poveretti, quest’immigrati si devon pur integrare. ll volantino che c’interessa di solito ha ben visibile la parola Africa e vi predominano il verde, il giallo e il rosso. Occhio, non è un semplice volantino! è la quiete prima della tempesta: quella ormonale. Stiano dunque all’erta le ragazze in fiore, le signore annoiate di mezz’età e più in generale tutte coloro con i sensi non ancora in riposo. Il nostro volantino dai colori sgargianti ritrae baldi giovanotti neri come il peccato, sorridenti e spensierati, con le treccine, denti bianchissimi e muscoli guizzanti. Uno di questi giovanotti tiene ben saldo fra le gambe il suo djembè. Difficle resistere al suo richiamo. Qualcosa di vivo e vitale risuona dalle parti dello djembè. A questo punto la ragazza con il volantino in mano, guarda il compagno pallido e poi lo djembè e il fustacchione che lo tiene fra le gambe. Non c’è partita.
Caro, m’iscrivo a questo corso di djembè e di ballo africano. Non sai cos’è lo djembè? Vabbè, non importa… io vado.
Eh si!!!
lo djembè, loro ce l’hanno e noi non sappiamo cos’è.