Rione Porto:la pipì non facilita l’integrazione

Nel Rione Porto è in atto una vera e propria guerra fra stracomunitari e alcuni commercianti della zona.
Non bisogna lasciarsi fuorviare dai toni rassicuranti di quei pochi giornali che osano affrontare l’argomento.
Alcuni esimii osservatori hanno paragonato il clima censorio con cui i media ricoprono i fatti gravi del Rione porto, a quello riservato all’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq. Corre voce però che un famoso reporter sia già sul posto per seguire l’evolversi degli eventi. La BBC ha dichiarato che al più presto mandare una trouppe. Grande preparativi abche nelle redazioni di Zelig e La Voce misena.
L’unica cosa che sfugge ancora è il motivo del contendere.
Dalla base militare di Falconara, nel frattempo, due aerei spia sono stati incaricati di sorvolare la zona. Dalle immagini diffuse sinora si vedono solo alcuni passanti che passegiano con area beata e cagnolini al guinzaglio.
Il fotopreporter interpellato( quello di prima) a proposito, così risponde: “sembra tutto tranquillo, ma non facciamoci ingannare, si tratta della classica quiete prima della tempesta.”
Incalzato dal giornalista il fotoreporter si è tolto per una frazione di secondo una maschera antigas per rilasciare una laconica dichiarazione: “correte ai ripari. Questa è una guerrabatteriologica per mezzo di un arma non convenzionale: la pipì.”
A dir il vero la questione pipì è un argomento non nuovo per il quartiere porto.
Lo stesso fotoreporter altre volte aveva segnalato tracce olfattive di individui sospetti che non avendo nulla di meglio da fare andavano in giro, ostentando talvolta l’atto e lo strumento, a spargere la loro urina su tutti i portoni della zona.
Ormai è appurato quindi che il nostro fotoreporter oltre ad avere un occhio eccezionale, da cui i famosi scatti, evidentemente madre natura lo ha dotato anche di un olfatto sensibilissimo, più sensibile di quello del protagonista del famoso libro di Suskind Il profumo e di gran lunga più affinato di qualsivoglia segugio.
Gli esperti che di solito si interpellano in casi simili, sono stati interpellati: sdrammatizzano e sono tutti concordi che non trattasi di attacco batteriologico. Si tratta di caratteristico odore di urina, effettivamente alquanto irritante dovuto a un mix scellerato di kebab, Ceres e erba.
Ma perché tutta questa enfasi sulla pipì?
Un esperto in questioni occidental-orientali fa sapere che trattasi di di una variante inedita dell'”invidia del pene” che sembra trovi tereno fertile soprattutto in soggeti attempati e con qualche problemino d’incontinenza.

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