L’editto Bitonci

In questi giorni un nutrito gruppo di giovani sindaci veneti, è impegnatissimo a buttare giù delle ordinanze per selezionare chi fra gli immigrati possa o meno risiedere nella Val padana.
Questa schiera di giovani sindaci, cui la principale occupazione sembra quella di addetti alla percezione, dopo aver constatato che in effetti c’è un rapporto di causa ed effetto diretto fra l’indigenza degli immigrati e l’impennata di percezione di insicurezza nei loro concittadini, si sono detti che bisogna assolutamente porre rimedio a questo stato di cose.
Il più lesto a trovarlo, il rimedio, è stato quel geniaccio di Massimo Bitonci. Bitonci, si sarà detto, se il problema sono gli immigrati senza schei, allora basta eliminarli. E visto che siamo in un paese democratico, si sarà detto anche, mica li possiamo gasare a sti stracomunitari. In uno stato di diritto , prima di far fuori qualcuno, avrà finito per dirsi, bisogna comunque dare alla cosa una parvenza di legalità. E in casi come questo cosa c’è meglio di un ordinanza. Detto fatto. Chiunque sia provvisto di un entrata documentabile inferiore a 420 euro mensi qui ( a Cittadella) non può stare. Grazie a questo editto, Massimo Bitonci, ora è considerto un eroe salvatore della patria da tutti i suoi colleghi dei comuni limitrofi, che si apprestano a seguirne le ordinanze.
Ora non ci rimane che seguire col fiato sospeso, il tracciato del percetometro ( misura la percezione di insicurezza, cioè quella sensazione di terrore irrazionale che assale, alla vista di un immigrato indigente, le signore impellicciate che si danno al shopping nei negozi del centro e i loro cagnolini da passeggio tascabili; inoltre, sempre lo stesso strumento, registra anche la minima variazione dell’apprensione dei mariti che nel frattempo attendono, chiusi nei loro Suv blindati e coi vetri fumè, con la pistola a portata di mano , il ritorno delle mogli) sperando che si attesti su livelli accettabili.
In caso contrario non oso immaginare le nuove ordinanze che la nuova generazione di Sindaci cosiddetti bulli (l’evoluzione dei sindaci sheriffi) si vedrà costretta a varare.
La prima che mi viene in mente è innalzare ulteriormente la soglia minima di reddito. Mentre il secondo provvedimento non può che riguardare la soglia del testosterone.
Per tranquillizzare del tutto le signore da eventuali molestie sessuali, vere o percepite che siano, si potranno cacciare via tutti i marocchini e sostituirli con degli eunuchi fatti appositamente arrivare dall’india. Se questi non dovessero bastare, cosa probabilisima considerata la fame di manodopera da quelle parti, sarà compito della diplomazia, attivare i suoi canali, per convincere, con incentivi e accordi bilaterali coi paesi di provienienza, anche tutti quegli eunuchi che purtroppo a tutt’oggi prestano i loro servigi sottopagati e senza nessuna forma di previdenza sociale, negli harem clandestini che ancora soppravivono in certe zone del Maghreb, nei d’intorni di Dubai, ed in alcune roccaforti inespugnabili della calabria dove pare che, ad alcuni individui ipertricotici, non sia ancora giunta notizia della caduta dell’Impero Ottomano.
L’immigrazione, per quanto abbia raggiunto ormai dimensioni bibliche,è un fenomeno che va tuttavia governato. Non è che si può aprire la porta dell’Italia a tutti, e né tantomeno quella del Veneto: perchè l’emergenza immigrati, prima ancora di essere un fenomeno planetario, è innanzitutto, per Massimo Bitonci, una grana padana.
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7 Responses to L’editto Bitonci

  1. maddeche says:

    riporto da quell’attualissimo e limpido testo chiamato Costituzione Italiana, che ancora dovrebbe essere in vigore nel Veneto:

    art. 3

    Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

    È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

    art. 16

    Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.

    art. 119 (comma 5)

    Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni.

    de che stavamo a parla’??

  2. Se nelle scuole tutte ci fossero insegnanti che ancora insegnassero educazione civica-allgata Costiruzione della Repubblica Italiana,gli alunni i genitori degli alunni, i vicini di casa, i figli degli insegnanti, i cittadini Italiani si vergognerebbero di sapere che esistono anche gli evasori.
    Metà delle leggi processi rapidi dignità solidarietà laica che sberla ragazzi!
    Raggiungeremmo forse la Spagna invece di scivolare sempre indietro.

  3. errore di battuta leggi per favore Costituzione.
    grazie
    dario

  4. Immigrato senza grana? ahi, ahi, ahi….
    D’altronde pecunia non olet. Bisogna far ripartire l’economia? Ben vengano anche gli immigrati se hanno quattrini da spendere.
    Come sempre, il vero razzismo è contro i poveri.
    (O i brutti :-))

  5. erba says:

    Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

    per l’appunto: essi non sono cittadini, e l’ordinanza quindi credo non sia anticostituzionale. solo idiota.

  6. lando says:

    La Costituzione è stata scritta nel 1948, quando nemmeno si immaginava che potessero sbarcare impunemente milioni di disperati sulle nostre coste. Le nostre città non erano divise in comunità di diverse razze e religioni, pertanto rifarsi ad una costituzione fuori dal tempo è pretestuoso e anche un pò ipocrita.

  7. billo says:

    Caro Lando, prima di tutto rispetto delle regole.
    A casa loro se provi ad andarci vale ancora un motto che qui ci siamo facilmente dimenticati: “Paese che vai usanze che trovi”.
    Ti sfido a comportarti come fossi a casa tua.
    Se non ci credi provaci

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