Trattasi di pirla

Ho davanti agli occhi, mentre scrivo questo post, la foto di Matteo Salvini, e proprio non mi capacito che un espressione così bonacciona, quest’aria da ragazzotto padano dalle guance paffutelle… proprio non mi capacito che un aria così mite possa sparare le cattiverie razziste che i giornali gli attribuiscono.

Almeno quando le stesse bordate xenofobiche venivano da Bossi o Gentilini, uno se lo aspettava: avevano il physique du role. Anche senza proferire parola si vedeva lontano un miglio che era gente che c’è l’aveva duro, e loro comunque non perdevano occasione per ribadire il concetto. Per quanto recitassero, erano più che credibili nei loro ruoli.

Certo, gli anni passano per tutti, l’età e i suoi acciacchi finiscono per avere la meglio, i caratteri più angolosi ne escono smussati, e laddove imperversava l’impudenza del duro ora, verosimilmente, sarà poco più che mesto giaciglio per il molliccio e il flacido.

Matteo Salvini, indegno discendente di cotanto progenitori, si è messo in testa di riservare parte dei posti a sedere dei mezi pubblici ad uso esclusivo dei milanesi.

Si tratta di una dichiarazione razzista, e noi non possiamo fare altro che prenderne atto.

Volendo possiamo anche scuotere la testa e sgranare il rosario di osservazioni sconsolate sul desolante spettacolo che ci viene propinato dai vari palcoscenici dei tanti teatrini della politica mediatica, dove, per giunta, viene replicato sempre lo stesso copione, e dove sono sempre le solite comparse a monopolizzare l’attenzione e contendersi le luci della ribalta (leggasi gossip).

Oppure, in un sussulto di autobenevolenza e spirito di classe, protremmo pretendere, come pubblico ostaggio di tale infimo spettacolo, che almeno nella fisionomia, la scelta delle comparse sia adeguata ai ruoli prescritti.

Ho ancora davanti agli occhi la foto di Matteo Savini, e sono più che mai convinto che il ruolo di comparsa nella parte di razzista celodurista con ambizioni europeiste proprio non gli si addice.

Ma anche al netto delle dichiarzioni xenofobe, concentrandomi solo sulla foto che ho davanti, e senza farmi distrarre distrarre dalla roboante didascalia da parlamentare nonché consigliere comunale in quel de Milan, la mia netta impressione è la seguente: trattasi di pirla.

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3 Responses to Trattasi di pirla

  1. SOTTOSCRIVO IN PIENO !!

    (e siamo stati buoni ! …. è il minimo che si possa dire…)

  2. quilly says:

    “La mia è una posizione scomoda”, come disse colui che completamente nudo dormiva in mezzo a due senegalesi superdotati.
    Come commerciante “devo” ma soprattutto “voglio” contrastare chi arriva in una piazza di mercato, butta a terra venti borse contraffatte e vende…..
    Come cittadino italiano “devo” ma soprattutto “voglio” contrastare questa voglia di buttare a mare l’immigrato, di posizionarlo da un altra parte dell’autobus, di non volere un Italia multietnica…….
    Le due cose per me non sono in contraddizione, anzi è vero il contrario.
    Chiedo che chi arriva in Italia non venga preso in “ostaggio” e messo a vendere borse false in mezzo alla strada.
    Voglio un Italia multietnica e multiculturale e anzi lancio una proposta a Malih, saliamo uno di questi giorni tutti su un autobus, rappresentanti delle varie etnie senigalliesi e ci mettiamo seduti gli uni accanto agli altri.
    Facciamo un video e delle foto e mandiamole a Matteo Salvini…….

  3. Kit Carson says:

    Ci vogliono idee, il resto è aria fritta. Quella degli autobus è una cagata, ma è altrettanto vero che la Lega è l’unico partito che si frappone tra i buonisti del cazzo (e l’Italia ne è piena…) e un paese pieno di clandestini (che forse è l’obiettivo solo della sinistra…).

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