Questo è un post improvvisato

Di solito scrivo (che parolone) solo quando penso di avere qualcosa da dire. Essendo però un emotivo tendo a scrivere soprattutto, diciamo così, quando sono in preda a qualche emozione. Che è poi l’impulso che spinge a riempire tanti diari adolescenziali e a rendere presenza irrununciabile nei rotocalchi le rubriche della posta del cuore. Il genere di cose che solo Moccia e Natalia Aspesi rendono se non proprio piacevole, almeno non un supplizio leggere.  Ma c’è un ulteriore vizio occulto nei miei post, ed essendo in vena di confessioni, ve lo voglio svelare. Chiamandosi questo blog stracomunitari, mi sento in qualche modo obbligato a parlare di stranieri, migranti ed altre robe così. Cosa che è anche comprensibile visto che essere straniero fa parte della mia identità. È anche vero però che  non la esaurisce.  Un ruolo che mi sta stretto. Anche se  può far comodo, perché permette di giocare a fare la vittima: il povero straniero incompreso, umiliato, oppresso e via godendo di questo piacere onanistico ed insieme masochista. Non so se abbia senso parlare di onanismo masochista: in ogni caso l’espressione mi piace. Ma almeno per una volta voglio essere sincero fino in fondo. La vera verità è che sto scrivendo non perché abbia qualcosa da dire, né perché sono in preda ad un emozione. Scrivo perché sto facendo un esperimento, un esercizio: sto improvvisando. Ero di là in cucina che sfogliavo svogliatamente una rivista, visto che le due donne della mia vita, la mia compagnia e mia figlia, essendo la maggioranza, hanno cooptato democraticamente per un canale dove danno un film che a me non va di vedere. E allora mentre sfogliavo la rivista ho pensato quasi quasi mi metto al computer e scrivo qualcosa. Ho pensato di scrivere qualcosa sul decreto legge appena approvato alla camera, il cosiddetto “pacchetto sicurezza”. Ma poi questo avrebbe implicato anche considerazioni su tutti quei signori di verde incravattati e sulla loro guida, il valoroso Maroni; sulle veline; su Noemi e su Berlusconi, su queste ed altre mirabilia (ma perché non ingaggiano anche Wanda Osiris?!); su Fini, sui suoi completi grigio istituzionali, sulle sue dichiarazioni ragionevoli e di sinistra  e su  tutto cio insomma che lo distingue dalla sua  felliniana compagine…Ma io avevo voglia solo di scrivere, così,  per il puro piacere di farlo, ed è quello che ho fatto, senza impegno e solo improvvisando.

This entry was posted in Senza categoria. Bookmark the permalink.

One Response to Questo è un post improvvisato

  1. sèrola says:

    allora io mi sento autorizzata a lasciare un commento senza apporti costruttivi, così, solo per salutare. ciaooo
    sere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *