Bravi ragazzi, ce l’avete messa tutta

Sì, ci siamo diveriti. C’è stato il cucchiaio di Pirlo e la posa forzuta di Balotelli, espressioni di un gioco giocoso e giocherellone, quasi bambinesco. Numeri da partitella all’oratorio. E forse anche per questo ci sono piaciuti. Finalmente un calcio puro, quasi ingenuo, proprio quello che ci voleva per svelenire il clima delle partite e dei calciatori venduti. È stato bello ed è durato il giusto. Per andare oltre ci voleva il miracolo. Gli azzurri ce l’hanno messa tutta ma serve altro contro l’onda grossa e rossa che ha travolto le barchette azzurre, sistemate stoicamente nel mare verde dello stadio di Kiev.
Piangono tutti ora, gli azzurri . Piangono inconsolabili anche Pirlo e il nero Balotelli. Benefico bagno d’umiltà in un mare di lacrime.
La batosta è stata tale che nessuno se la sente d’infierire. Tutti i titoli dei giornali stamattina sono consolatori e dicono: bravi ragazzi , ce l’avete messa tutta. È vero. Sono stati eccezionali questi ragazzi. Hanno riempito le piazz e regalato un sogno. Hanno fatto sembrare umano persino quel pezzo di ghiaccio di Monti. Sono riusciti nell’impresa eccezionale di umanizzare la politica. Per un po’ l’hanno fatta uscire dall’aridità di termini come spread, bond ecc. Persino l’asburgica Merkel sono riusciti ad umanizzare. Certo, dare della culona alla Merkel non è esercizio da consumati diplomatici, però almeno le toglie quell’aura accigliata di inflessebile teutonica.
Con le prodezze di Balotelli hanno fatto conoscere al grande pubblico le cosiddette 2g: italiani a tutti gli effetti misconosciuti da madre patria e confinati nel limbo dei diritti monchi, dove vagano cittadini senza cittadinanza. Per tutti questi motivi la pur pesante sconfitta rimediata dagli azzurri contro la Spagna ci risulta sopportabile e non si riesce a serbare rancore contro Pirlo e compagni. Anzi ci viene spontaneo di consolarli. Bravi ragazzi, si meritano tutti una pacca sulla spalla e un buffetto paterno sulla guancia. Un po’ come fanno tanti papà e mamme per consolare i loro bimbi a bordo campo negli stadi degli oratori. Quelli della squadra avversaria hanno vinto ma erano troppo forti e troppo grandi. Quel che conta è che i nostri pischelli ce l’hanno messa tutta. E ora basta lacrime, tutti sotto la doccia e poi si va tutti da nonno Napolitano, che anche lui vuol darvi un buffetto sulla guancia

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One Response to Bravi ragazzi, ce l’avete messa tutta

  1. Oriana says:

    Hai dissolto con queste parole l’amaro rimasto in bocca dopo la sconfitta. Ci vuole, il buonsenso dei papà. Hai ragione, almeno ci hanno provato e qualcosa si è smosso… grazie per l’aranciata offerta, Mohamed 🙂

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