E invece Quilly

Non so da dove cominciare. Sentimenti contrastanti rivendicano ciascuno la priorità a manifestarsi, rendendo arduo il farsi di questo post. Post che in orgine voleva provare a ragionare sul panorama mediatico di Senigallia ( quotidiani, siti online e blog).

Per cui pensavo di partire rallegrandomi per la nascita di Logos. Fare alcune considerazioni sul fatto che la comparsa di un nuovo libello non può che rendere più vivace e interessante la stampa locale. Quest’ultima, e anche questo pensavo di dirlo, ha il raro dono, deleterio per l’elasticità delle nostre sinapsi, di prendere qualsiasi avvenimento, passarlo attraverso un ben collaudato meccanismo di periodare monocorde e servircelo in schemi standard tanto stimolanti quanto un errata corrige.
Più o meno questi i temi che avevo intenzione di affrontare. E invece? e invece…Quilly.
Qualsiasi discorso sui media locali, non può prescindere da Quilly. Quilly è onnipresente. Quilly e le sue rubriche sull’Eco. Quilly e il suo blog. Quilly il cui verbo su tutto incombe, e lievita e si espande fino a tracimare dal web e colonizzare tutto il cartaceo. Quilly che per giunta ha un giornale tutto suo, Il Rosp.

E per una volta che il pur incazzoso Andrea provi a dir la sua fuori da Popinga, Quilly va su tutte le furie, gliene dice di tutti i colori e alla fine gli toglie pure il saluto.

La ridda di sentimenti contrastanti a cui accennavo prima è, in sintesi, il mio cruccio di immischiarmi in una polemica che coinvolge persone che in più di una occasione hanno avuto parole di benevolenza nei miei confronti e, più in generale, in quanto straniero, di infrangere il galateo del buon ospite, che, come ce lo hanno sempre raffigurato, deve sempre solo ringraziare, e se proprio non gli va giù qualcosa, non ha che da alzare le tende.

Sono persuaso però che questa mia ingerenza non è inopportuna. Non si tratta di maleducazione. Semmai ci sarebbe da osare di più per liberarci dal manicheismo che ancora ci circonda con tutti i suoi retaggi di intolleranza, ivi compresi anche certi canoni della buona creanza.

Bisogna osare di più contro chiunque si arroga il diritto di saper individuare a colpo sicuro dove si annida il male e l’ubicazione esatta del bene; e che all’occorenza sa anche dirci cos’è la sinistra e cos’è la destra, chi siamo noi e chi sono loro, chi può scrivere su Logos e chi no… L’intolleranza insomma è una brutta bestia.

Perciò, senza farla troppo lunga, considero segno di civiltà il fatto che Andrea possa e gli sia concesso, di scrivere dove meglio gli aggrada.
Come è segno di civiltà accettare che un non senigalliese come me ( ma anche come Serena) possa dire la sua anche su queste faccende.
In definitiva penso che tutti possano dire la loro dovunque e ovunque, ma sempre procedendo tatto. Capito Quilly?

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7 Responses to E invece Quilly

  1. quilly says:

    Malih, hai proprio ragione…..

  2. quilly says:

    Malih hai ragione su tutto ma:

    – Non ho rubriche sull’Eco
    – Non ho un giornale tutto mio.
    – Non vado su tutte le furie con Scaloni.

    Presto la verità verrà fuori e qualcuno si sentirà un po coglione..

  3. Serena says:

    ciao Malih, accipicchia citata ufficialmente, grazie 😉

    Veramente io sono intervenuta poco nella Querelle Quilly-Andrea, perchè non so quali discorsi, quali esperienze sono intercorse fra loro in precedenza per aver portato alla reazione di Quilly.

    Ti spiego perchè: a livello ideologico, sono d’accordissimo con te, ritengo che Andrea possa scrivere dove vuole, per altro idee già da lui pubblicamente espresse. Certo sono rimasta sorpresa anche io quando ho letto il suo articolo su Logos, ma poi ho visto l’articolo della prof. Paradisi, ed ho iniziato a pensare che forse la redazione di Logos stesse cercando di aggiustare il tiro dopo la sparata del primo numero, in cui avevano accusato i bloggers & co di essere servi uniti “a doppio filo con il potere locale” e corresponsabili del “degrado informativo”.
    Per cui io avevo solo la curiosità di chiedere ad Andrea, se/quando lo avessi risentito, cosa lo avesse spinto a cambiare idea riguardo a Logos.

    La reazione di Quilly mi ha colpito come estremamente “personale ed emotiva”, credo che si sia incazzato 1- perchè Andrea probabilmente gli aveva detto peste e corna di Logos 2-perchè poi ha cambiato idea senza dirgli nulla

    Insomma, credo che se Andrea lo avesse informato prima, magari Quilly non avrebbe approvato, magari avrebbero discusso, ma non si sarebbe incazzato per quello che lui, evidentemente, considera un tradimento tale da meritare una lite pubblica così clamorosa.

    Non entro nel merito perchè non conosco il loro rapporto, e perchè io stessa ho un concetto di amicizia tale che in un paio di occasioni mi ha causato grossi problemi. Mi sono limitata a chiedere a Quilly se davvero sia il caso di mandare all’aria un’amicizia come la loro senza un tentativo di chiarimento….

    Ma ora, dopo aver visto il filmato pubblicato da Quilly stasera, inizio a pensare che sia tutta una colossale bufala organizzata da quei due alle nostre spalle!

    Magari! Sarebbe una goliardata da premio oscar 🙂

  4. Pingback: quilly

  5. Malih says:

    @ quilly

    MA VAFFAN…

  6. serena says:

    visto Malih?? e noi che ci scervellavamo, e discutevamo di libertà, coscienza, amicizia…

    comunque il premio oscar se lo meritano davvero… insieme ad un paio di cordiali vaffa! 😉

  7. J-re-bom says:

    Io odio l’Eco!! Ho combattuto l’egemonia quilliana con tutte le forze prima nel meetup e poi nell’eco, un giornalino insulso dalla direttrice indefinibile, ma quilly è troppo potente, e sono defenestrato ed espulso dal territorio senigallico

    dice il proverbio: “A senigallia non si muove una foglia se quilly non vuole”

    firmato: un reduce quilliano

    ciao Quilly!!

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