Quelle che… stirano i meridiani

Ad un certo punto della loro vita, così, all’improvviso, alcune donne cominciano a portare abiti chiari di lino e a stirare i meridiani. Dopo questa metamorfosi di solito diventano anche fini intenditrici di tè, tisane e cani di piccola taglia. Qualcuna, poi, oltre a diventare gattara, comincia a manifestare anche una spiccata empatia per tutte le forme di vita non umane che popolano le città: dai piccioni ai fringuelli, arrivando ad occuparsi, nelle città con corsi d’acqua, anche di oche e di nutrie. In rari casi, questa empatia arriva ad includere anche gli “extracomunitari”; e fra questi in modo particolare i: venditori di cianfrusaglie, parcheggiatori abusivi, suonatori sudamericani di strumenti a fiato ed infine suonatori africani di strumenti a percussione. Addirittura – in rarissimi casi però – questa empatia si può trasformare in qualcosa di più: coppia mista.
Quanto alle ragioni profonde per cui certe donne, così, all’improssivo, cominciano a portare abiti chiari di lino e a stirare i meridiani mi soccorre Oscar Wilde: le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese.

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