Per i consigli di lettura io mi affido ai coccodrilli

In questo periodo dell’anno abbondano i consigli di lettura. Per quanto mi riguarda io sì ci do un’occhiata ma non influiscono su cosa poi metto nel carrello. Ad indirizzare invece le mie scelte sono consigli di amici, incontri fortuiti sugli scaffali delle librerie o in casa d’amici. E poi certo i libri che parlano d’altri libri. Ma sinora la fonte più affidabile in fatto di consigli su libri e autori da leggere è stato un cosiddetto coccodrillo, che, per inciso, dava l’ultimo commiato a Beniamino Placido. Autore che nella mia somma ignoranza non conoscevo. Potrei tentare a bofonchiare qualche attenuante per questa mia imperdonabile mancanza ma non ce sono di credibili, tranne forse, e questa è la meno insincera, è che non sono un uomo di cultura (ah!), anche se i libri non mi lasciano indifferente.
Fatto sta che ora quando ho un giornale per le mani, se vedo che vi è un coccodrillo mi ci butto a capofitto pregustando qualche scoperta allettante. Purtroppo (si fa per dire) non tutti i giorni ci sono coccodrilli degni di nota. Di solito sono trafiletti che non danno grande soddisfazione. Invece quando lo spazio dedicato all’illustre defunto è abbastanza ampio e include anche un suo scritto autografo è molto probabile che si tratti effettivamente di qualcuno che valga poi la di pena leggere. L’ultimo coccodrillo utile in tal senso è stato quello di Vincenzo Cerami.
Mi rendo conto che questo modo di acculturarmi è abbastanza da sciaccalli e avvoltoi. Però è colpa dei giornali: non sono io che ho delle tendenze necrofile in fatto di cultura, sono i giornali che tengono nascosti i bravi autori finchè sono in vita, e aspettano il giorno dopo la loro dipartita per dirci quanto erano bravi da vivi. Invece, almeno una volta alla settimana, i giornali dovrebbero far finta che sia morto qualche autore che ritengono molto bravo e parlarne appunto come se fosse veramente morto: una sorta di coccodrillo preventivo. Altrimenti – escludendo una improvvisa, folta nonchè reale moria di bravi autori – bisognerà ingegnarsi ad escogitare dei consigli di lettura che siano convincenti almeno quanto i coccodrilli. Sempre che si voglia davvero incentivare la lettura.

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