l’ultimo dei Vucumprà

Quest’estate rischia di passare agli annali come l’ultima stagione dei Vucumprà. Questo almeno se continua, con lo stesso zelo mostrato sinora, la campagna capeggiata da alcuni sindaci e assessori per conquistare alla legalità non solo le battigie di tutte le capitali balneari ma anche la più sperduta delle spiaggie libere, in modo da far sentire il polso dello Stato e la vicinanza delle autorità ai cittadini, solitamente riservata ai centri storici, anche a quei bagnanti che si avventurano sugli scogli per godersi la tintarella in santa pace. Sono pur sempre elettori anche loro.
Ai bagnanti, essere al centro dell’attenzione sembra non dispiacere affatto. Anzi, ciò oltre a gratificargli li diverte pure: finalmente possono mettere da parte la settimana enigmistica e godere di questa specie di intermezzo inaspettato che è la cacccia al Vucumprà. Decidendo di tifare per questo o quell’altro, ciascuno secondo il proprio orientamento politico. Se sono di sinistra tiferanno per i Vigili; se sono di destra faranno lo sgambetto al Vucumprà e una volta a terra li aizeranno contro le forze dell’ordine. Perché si sa, la democrazia è partecipazione. Ma tutti insieme, da buoni sportivi, non appena finiscono i tafferugli, raggiungeranno la prima bancarella abusiva a disposizione per mercanteggiare l’acquisto dell’ultimo CD del loro cantante preferito, o quello delle richietissime borse, sempre di moda, firmate della celebre coppia di stilisti Tarocco Marocco. D’altronde come biasimarli! Gli affari sono affari e, legalità o meno, l’unica legge che vige in questi casi è quella dell’offerta e della domanda. In più i prezzi sono concorrenziali, il servizio è buono e nulla da eccepire sul customer service.
Eppure, dicevamo, la battaglia ai Vucumprà infervora, e anche questa categoria di commercianti, dopo che quella dei piccoli bottegai è da un pezzo estinta, rischia l’estinzione. Laddove non sono arrivati i grandi magazzini, assessori in bermuda rimedieranno.
Chi può scatti pure delle foto ricordo: questa è forse l’ultima occasione che avete di vedere un Vucumprà in carne ed ossa. Comunque se la battaglia dovesse continuare anche l’estate ventura, consiglierei delle tenute tipo Baywatch alle forze dell’ordine che saranno impiegate per la caccia al Vucumprà. Perché un conto è dirigere il traffico, un altro è correre sulla sabbia.

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One Response to l’ultimo dei Vucumprà

  1. Alla maggior parte dei vigili manca il fisico e le vigilesse non hanno l’air bag alla Pamela Andersson. Battaglia persa in partenza. :-)))
    Hai visto lo spot di Totti che acquista da un vucumprà le ciabatte con la faccia di Gattuso? In fondo cosa meglio di uno spot per dire che il vucumprà da spiaggia è ben radicato nell’immaginario collettivo?
    Confessiamolo, ci mancherebbero….

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