Il nome delle vie

Continuando il discorso del post sotto, in un ipotetico esercizio di fantaponomastica, metterei al posto delle solite targhe col nome delle vie, dei display luminosi o degli schermi infrangibili,( qualcuno insomma deve trovare il modo di applicare le nuove tecnologie anche alle targhe coi nomi delle vie) che oltre a riportare il nome della via, contenessero anche delle notizie aggiuntive sul personaggio o l’evento di cui si vuole onorare la memoria. Questo potrebbe essere un buon metodo per far crescere il livello culturale medio di quella fetta di cittadini poco avvezza ai libri. In tal modo le nostre città diverrebbero una sorta di enciclopedia a cielo aperto di facile consultazione.
Provate ad immaginare se tutti gli abitanti delle vie italiane che portano il nome di Otto Dix, sapessero chi sia(?) stato costui; inoltre lo stesso abitante di via Otto Dix, per lavoro, o magari per via dell’amante, frequenta assiduamente almeno altre due vie, e senza che lui se ne avveda prima o poi entrerà in confidenza con Pio IX e con La Marmora, e la sua cultura crescerà sempre di più. A questo punto è pronto partecipare, con buone probabilità di vincere, a uno di quei tanti quiz televisivi dove si vincono milioni a palate proprio grazie a una buona cultura nozionistica.
Un altro motivo per cui vale la pena conoscere qualcosa di più sul nome della via dove si abita- stiamo passando dalla fantatoponomastica alla astrotoponomastica- è che abitare in una via piuttosto che in un’altra, credo influisca sulla nostra vita almeno quanto il segno zodiacale, e forse anche di più. Un piccolo esempio tanto per intenderci: prendiamo due persone nate entrambi sotto il segno del leone ma una residente in Corso 2 Giugno e l’altra in una laterale di Via Carducci, evidentemente a determinare la qualità della loro vita è più il nome della Via che la comune stella sotto la quale pure entrambi sono nati.

Dell’importanza del nome delle vie- per ragioni più serie- se ne parla anche qui e qui