Miseria e Legalità

La questione lavavetri continua a tenere banco. Tutti hanno detto la loro. Ma siccome questa volta a maneggiare la legalità è la sinistra, anche i toni usati ne risentono. Il sindaco di Firenze ad esempio nel controbattere a chi gli rinfacciava la sproporzionata azione del suo comune- la famigerata ordinanza contro i lavavetri- è arrivato a scomodare addirittura Lenin.
Cè poco da fare: la sinistra è fatta così. Quando decide di fare qualcosa deve avere sempre pronto un apparato teorico per giusticarlo. E se ,come in questo caso, la cosa fatta risulta essere una grande cappella, non è che si penta, semplicemente passa a quello teoretico: la buttano sul sofisticato, ti stordiscono con un paio di citazioni, tirano in ballo le esigenze del nascituro Partito democratico, il tutto per convincerti che chi hai di fronte non è Gentilini.
Una cosa però è ormai chiara a tutti. La sinistra non vuole lasciare il primato della legalità ai celoduristi, costi quel che costi. Le obiezioni:però c’è modo e modo; in questo modo la sinistra sembra l’ala moderata di forza nuova; dove sono andati a finire i valori di cui andava fiera: l’uguaglianza, la solidarietà…?
Ecco, secondo me la sinistra non ha rinnegato se stessa. Solo che dobbiamo fare lo sforzo di capire cosa intende per legalità.
Ora tutte le statistiche del caso dicono che tutti i crimini sono in netto calo. Ciononostante, la percezione di insicurezza cresce nei cittadini( e questo lo dicono i sondaggi). A questo punto l’unica spiegazione che sono riuscito a darmi è che questa anomalia nella percezione è dovuta a un contatto troppo stretto con la miseria: la miseria altrui. Orde di lavavetri, vucumprà, mendicanti, parcheggiatori abusivi, senza nessuna discrezione, introfulandosi sin dentro gli abitacoli delle autovetture, importunando la gente mentre nuda e indifesa si gode la tintarella, nei parcheggi dei supermercati, ti sbattono in faccia la loro miseria. Ed è contro questa esibizione ostentata e molesta della miseria che si ricorre alla tolleranza zero e alla legalità. Che non va confusa, quindi, con la classica lotta al crimine. Anche perché qui di reati non ce ne sono. Non a caso i veri tutori della legalità non sono né polizia, né carabinieri, che continuano con la loro routine di tutori dell’ordine, ma i vigili. Che, oltre alle loro consuete mansioni, e opportunamente spronati dai loro sindaci, devono innanzitutto vigilare affinché i cittadini non abbiano a percepire altro che non sia quiete e sicurezza.

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4 Responses to Miseria e Legalità

  1. Lungi da me qualunque difesta del primo cittadino fiorentino (piuttosto mi mordo al lingua e lego le dita con lo scoth) ma credo che il reato di ‘lavavetraggio’ sia più che altro riferito allo sfruttamento dei bambini, che spesso sono obbligati a questa attività. Del resto, hai completamente ragione. Si vuole impedire ai lavavetri di lavare i vetri. Nessuno che si domandi come potranno vivere altrimenti. Per quel che mi riguarda, o dimostrerà di avere a cuore le politiche della solidarieà, oppure il nascente PD, può anche andare a spasso..
    Ciao
    R.N.

  2. falecius says:

    A fine mese forse passo verso Senigallia, ti faccio sapere. Bellissimo post.

  3. Malih says:

    Ciao falecius. Se decidi avvisami per mail.

    PS: non è richiesto nè visto d’ingresso nè nulla osta. Informati però sulla profilassi sanitaria.

  4. Ho letto. Ho commentato il fatto altrove.

    Non ho condiviso la criminalizzazione, da parte della sinistra, di un fenomeno prima di combatterlo. Non esitono oraganizzazioni criminali che sfruttano i lavavetri.

    Il sindaco di Firenze è riuscito nel suo intento: RossaNaturale parla addirittura di “sfruttamento dei bambini”…Se è per quello, lo fa di sicuro “Lo Zecchino d’oro”…la pubblicità…McDonald’s…E chi, come il sindaco di Firenze, sfrutta una presunta difesa dei bambini da un inesistente sfruttamento per raggiungere obiettivi elettorali.

    Imed Mehadheb Metoikos.splinder.com (Tunisia)

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